ENNESIMO ATTACCO ALLA ASSISTENZA PSICHIATRICA NELL’AREA DELLA SIBARITIDE
Con l’ultima disposizione organizzativa a firma del Direttore f.f. del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze si è raggiunto il culmine di un processo scellerato di ignoranza e non curanza delle necessità assistenziali psichiatriche della Sibaritide.
Negando per anni risorse, anzi sottraendo indebitamente personale medico e infermieristico e mettendo in conflitto gli operatori delle diverse strutture l’ASP di Cosenza ha ottenuto la desertificazione sanitaria dei presidi territoriali.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti:
1. Reparto di Psichiatria, allocato nell’Ospedale di Corigliano, ha appena 3 posti letto attivi e cinque medici in servizio,
2. Sul territorio il Centro di Salute mentale di Cariati ha zero medici, quelli di Rossano e hanno due medici ciascuno e quello di Trebisacce uno.
A fronte di un bacino di utenza di circa 180.000 abitanti i servizi psichiatrici sono assolutamente insufficienti perché è irrisorio il numero di tre posti letti attivi mentre sul territorio il personale sanitario altrettanto carente deve garantire intorno a 6000 prestazioni ambulatori.
Pertanto si ritiene assolutamente irresponsabile la scelta del Direttore di Dipartimento di Salute Mentale di spostare sciattamente dal territorio per tamponare le ulteriori assenze di personale medico del Reparto di Psichiatria.
Tale provvedimento, che mette in ginocchio i Centri di Salute Mentale, peraltro non risolve nemmeno i problemi di quel Reparto che risulta inadeguato tanto per la dotazione organica quanto per i posti letto.
Alla rappresentazione di questa problematica e alla richiesta di provvedimenti atti a rendere dignitosa l’organizzazione dei servizi psichiatrici in toto nella Sibaritide da parte dei Dirigenti medici e del Sindacato, l’ASP di Cosenza ha opposto un atteggiamento di chiusura irresponsabile che non può essere tollerato.
Corigliano Rossano, 23/01/2020 il Coordinatore Aziendale CGIL medici
Giuseppe Angelo Vulcano